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domenica 6 settembre 2020

9 anni fa. Ed ora?

A distanza di 9 anni ho ancora emozioni per quel mese scarso che mi regalò sorrisi ancora vivi e una serie di ricordi a malapena raccontabili perché non credibili di esperienze, giornate, avventure, paesaggi, ...
Precursore anche quella volta di qualcosa che sarebbe poi diventato moda.

ed ora... ci prepariamo alla prossima!


PS: eravamo in Patagonia con pochi soldi, bici inadatte (soprattutto la mia, comprata da un cameriere di Salsello con 150 euro e con cui oggi forse andrei al massimo a mare per questioni di sicurezza intendo), inesperti, ignari di tutto, ma carichi di gioia. quella tanta. Era il richiamo dell'avventura e noi la seguimmo fino in fondo per oltre 500 km di sterrati, fango e imprevisti.





domenica 9 novembre 2014

Qua'Ta'

Qua'ta'

Il Quatar funziona cosi'. Una famiglia di beduini poi riscopertasi pescatrice e nota fondatrice di Doha, un giorno si trova ad essere la famiglia forse piu' ricca del mondo dopo secoli di fame. Allora si sbizzariscono in spese fantasmagoriche come se le fonti naturali fossero loro e non della nazione, ma un nipote che si occupa di ministeri vari proprio non ci sta a tutti questi sperperi senza sviluppo, cosi' dopo aver fatto quel che poteva in bene, fa' un colpo di stato e si proclama "Capo" del Quatar. Di li' in poi si succedono sempre x discendenza i figli ma dal '78, anno in cui fu' costruito il primo Hotel di lusso nei pressi di un villaggio di pescatori di perle, ad oggi, sono nati grattacieli, centri, hotel, e traffico.
circa 1 milione e 600mila abitanti per una nazione a forma di gemma.
Alla fine lo skyline e' bello anche se frammentato in piu' gruppi di grattacieli, le spiagge sono fuori Doha e sembra qausi che soldi e gente siano tutti concentrati nella capitale.
Arrivarci di notte permette di vederla senza traffico. Pedalare ne deserto da solo l'indomani mattina in direzione nord ti fa' rimpiangere il traffico. Pearl e' un nuovo quartire molto lussuoso ma e' uno dei tanti pezzi di terra strappati al mare come piace tanto ai mediorientali, bravi annbualmente ad aumentare la suoperficie quadrata della propria nazione a scapito del mare. E cosi aumentiamo il livello del mare e poi crediamo che sia l'effetto serra. (Scherzo).
La serata merita una passeggiata sul lungomare chiamata "La Corniche" che si legge cornice. Grattacieli illuminati di vari colori svettano e rapiscono. Il MIA, museo Arte ISlamica e' bellissimo architettonicamente all'interno, ma e' anche da visitare per quel che contiene. La cena nel ristorante pluripremiato sara' impossibile da diomenticare.
I mercati della frutta sono da vedere. IL casino degli arabi c'e' ma pensavo peggio, forse perche' qui a lavorare sono pakistani, srilanchesi, malesiani, ... quindi sporco e confusioni si, ma niente grida.
I SUQ (Mercati) sono da vedere tutti e tre, am soprattutto il piu' grande ed impronunciabile. Glia altri due quello dell'Oro e dei falchi sono agli antipodi fra loro ma caratteristici.
Cenare quatariota e' impossibile quasi, salvo ceci e pannocchie. Che poi non credo proprio crescano nel deserto. Allora deviamo per l'Iraqueno. Ottimo ed economico.
La frutta migliore qui si beve, almeno io la penso cosi'.
TRa perle, vestiti maschili arabi, caffe' arabo servito di sgamo, trappole per aragoste, frutta varia, uccelli, litorali, lamapade di aladino, operai manifatturieri, email e tanti pensieri, anche questo posto e' andato.
Manca sempre solo una persona in questi giorni nella mia mente. Un vuoto inspiegabile per un qualcosa che proprio non e' andato. Ci penso cosi' tanto da non dormire. MI consola piacevolmente la piccola V. In aeroporto rischio di restare qui, avendo cambiato il passaporto ed avendo un visa che autorizza solo il vecchio pass.
Alla fine rifaccio tutta la pratica con l'ambasciata, pero' forse un segno arriva, in onore di quella vecchia promessa. Di certo a Giugno, con 2 anni di ritardo faremo il nostro primo ... SperiaMo!!!! :-)
PS: La Nazionale e' sempre piacevole da veder giocare, anche quando gioca al calcio balilla.

sabato 15 marzo 2014

Che la competizione vi porti in alto e vi salvi da una vita apatica!

Ho cominciato con l'essere un bravo ragazzo, ma non ero divertente, e me lo han fatto capire in tanti. Se sei bravo, se resti indietro, se ti fermi, se non rompi, se dici sempre si, se ti allinei alla massa, se pensi come tutti, se segui troppi consigli, ... finisci per non fare nulla, o almeno nulla per cui la vita valga la pena di essere vissuta.
"Impara più un saggio da un nemico che uno sciocco dagli amici!" Così cominciai a credere che tutti quegli ostacoli, tutti quelli nati più bravi, più belli, più intelligenti, quelli scorretti, gli imbroglioni, i maleducati,  erano e sono lì per springermi a dare di più e meglio. A volte li odi, non ne capisci il senso, vorresti fermare tutto e scendere, ma se di lì cambi marcia e riesci ad accellerare, beh allora anche quel che credevi insuperabile cade sotto i tuoi piedi e sorridendo felice già guardi al nuovo obbiettivo!
In realtà, gli avversari sono i migliori compagni di percorso che la vita possa offrirci, perchè ci spingono ad alzarci dal letto presto, ad ingegnare la mente, a mettere un mattone in più anche quando la luce è calata, a superare anche noi stessi!
Domani, con il buio, mi aspetta questa nuova emozione. Il perchè lo faccio è tutto lì, nella sfida! All'università non credevo nella competizione e permeato di buonismo celavo che quello spirito di rivalsa lo ho sempre avuto! Sarà stato un amore finito, un abbraccio negato, una fase adolescenziale in cui il bullismo ti mette da parte.  Qualunque cosa sia stata, qualunque trigger abbia acceso quella spia, grazie. E grazie anche a chi mi supera in corsa e tacitamente mi dice se molli sei dietro, a chi bleffa sui tempi, a chi prende scorcatoie per trovarsi avanti, a chi critica, perchè amo arrivare in fondo senza scorciatoie, sapendo di aver dato il massimo per ora, ma ancor poco per dove sto andando. Vegetariano si, per percorrere la strada più difficile ma corretta, per andare senza integratori, aiuti, trucchetti, fino allo stesso traguardo che molti ambiscono, ma con corpo e mente puliti. Domani si parte col buio, si torna col sole. Che Lui mi assista come sempre. Domani, comunque vada, dentro ci sarà il sole, il ritmo e quel qualcosa che solo chi osa può raccontare inutlmente a chi, tanto, se non ci prova, non capirà.
Che l'agonismo vi assista. Sempre. Che vi svegli di notte e vi spinga a pedalare. Che vi strappi dal divano e vi porti lontano. Che vi incolli ad una sedia a studiarne di più. Che vi attanagli la mente per farvi essere meglio di voi stessi. Che sia una competizione pulita. Soprattutto pulita! Che vi porti laddove neanche sognavate di arrivare con la voglia di guardare indietro 3 secondi e poi, ancora avanti. Ci sarà un momento per guardare i vostri souvenir, ma adesso lasciatevi trasportare dalla vita. Dedicata a Voi, che mi avete spiegato che "SI PUO' FARE!"

oiziruaM

PS: I nemici alla lunga saranno i nostri migliori allenatori! (cit. oiziruaM)

http://www.youtube.com/watch?v=VdiF8naM7aE



:-)

sabato 7 dicembre 2013

La verità sul ZA!


Sveglia presto. Qui le scuole,gli uffici, aprono alle 7:00. Si sfrutta più il sole e l'energia costa cara,  tanto che anche le luci di natale si spengono presto. I negozi chiudono alle 17. si cena alle 19Alle 22 e' tutto buio. Stamattina sul tavolo c'è il giornale con la foto di Mandela; e' finita anche x lui. Avevo finito di leggere la sua vita qualche giorno fa'. Ora attendo di vedere il film. Un po' tutti mi raccontano com'è andata e come va' nella realtà', fuori da libri e film e senza le finzioni dei giornali.
Il sud Africa e' cambiato grazie a Mandela e a Otambo e co. ma il comunismo ha aumentato la disoccupazione di 3 volte, i diritti dei lavoratori stanno superando i doveri, la proprietà privata rischia di essere suddivisa e ripartita dai bianchi ai colorati che però non sono in grado di gestire le aziende agricole come verificatosi in alcune zone e così si perdono posti di lavoro, sviluppo, benessere. L'ANC creata anche da Mandela oggi ha dentro persone molto corrotte. Esempio il presidente Zuma con i soldi dei contribuenti si e' costruito una propria casa di 22 milioni di € quando qui un mega lodge immenso costruito ed arredato non supera i 300.000€ e una villa più grande delle più belle presenti in Puglia costa circa 100.00€.  Processato e' stato assolto perche' il presidente. Le tasse aumentano ed i servizi no. Le differenze sociali ed economiche ci sono sempre, ma anche gli scioperi sono così tanti e pretenziosi da parte dei lavoratori che i proprietari stanno tendendo ad industrializzare fabbriche, aziende agricole, ... Così ci si chiede meglio 10€ al giorno x 10 persone che qui bastano ad una vita soddisfacente o 20€ x 3 persone ed una macchina in più che lavori per loro senza rischi di incrementi costi, di scioperi, ecc.? Insomma tanti problemi, gli stessi del mondo: chi ha vuole di più, chi non ha e ottiene, non gli basta. Nel frattempo i coloured diventati da poveri e senza diritti dimenticano i fratelli poveri e rinfoltiscono i loro conti in banca gridando contro i bianchi e non facendo nulla per bloccare il problema AIDS e HIV addirittura ignorato nei primi governi neri. Parto per Joannesburg per andare sui posti che hanno abbattuto l'aparthaid, cambiato il sud Africa e mostrato il peggio dell'uomo al mondo. Vado ai funerali di Mandela consapevole che questo premio Nobel per la Pace, sostenitore della non violenza ed un tempo terrorista, e'vissuto in un epoca di grandi violenze e ha fatto molto di più di quel che la gente possa comprendere. Il sud Africa insegna che le cose possono cambiare ma che è' facile predicare e piangere quando non tocca a noi o il nostro portafoglio. Il cambiamento dovrebbe essere continuo. L'impegno pure. Alle pretese va' risposto dando prima di chiedere. Insomma andiamo a capire di più su quest'uomo prima ora che la storia della nazione arcobaleno e' più chiara. Lascio ora Cape Town.

venerdì 6 dicembre 2013

Stranezze sudafricane!


Lasciò questo posto sul mare x andare a lavoro di nuovo. Bus, paesaggi, odori diversi, paesaggi da cartolina. Arrivò a Worcester. Pronunciarlo richiede di saltare molte lettere ed inventarne altre "wustoor". Cammino stracarico x la città. Visito un museo sull'agricoltura, animato, davvero surreale. Mangio un gran piatto vegetariano a 7€ in un ristorante e mi avviò verso il parco del Karoo che non ha ombra e alberi ma solo cespugli x svariati km quadrati. Osservò per un'ora i padri di famiglia in comitiva lanciarsi con le mogli per scivoli gonfiabili dentro piscine minute. Ceno con Arnold e famiglia in una casa fantastica ai confini del parco. Gioco con un topo nero addomesticato che è il re di casa e si fa' chiamare Peanuts, altrimenti non ti caca. Impugno un fucile e centro tutti i segnalini da colpire. Scopro che il Monopoly in americano ha sostituito i contanti con le carte di credito. Percorro 800 km x attendere ore al confine della Namibia che una signora sia di quarto giusto x farci passare. Guido nel deserto su strade appena accennate ma migliori di quelle italiane anche se sterrate. Attraverso aziende fantastiche lungo il fiume che colorano di verde il deserto che è' tutto intorno. Osservo i villaggi dei lavoratori dei campi fatti di paglia e canne a 43C. Attraversiamo Canions fantastici. Assistiamo alla trasformazione del deserto in qualche migliaia di ettari di vigneti. Dormiamo in un oasi meravigliosa nel bel mezzo del nulla, con essenziali quanto magnifici arredi afrikan. Corro all'alba in questo dall'oasi al nulla. Conosco persone che hanno rinunciato a tutto, forse anche a vivere x il lavoro o i soldi o forse hanno scelto solo vite diverse da quanto la mia mente poteva immaginare. Attraversiamo un migliaio di km di giallo intervallato da qualche cespuglio secco. Paesi massimo di 10 persone. Un tea da Filip e sua figlia lucie. Loro hanno 1200 ha di terra con 1200 pecore, 200 vacche, più capre e il paese più vicino a 350 km. L'amico più vicino a 35 km. Il bar più vicino a 70 km.  Producono animali in bio per la Svezia e Norvegia.si lamentano del governo Namibiano. Sono un'altra vita rispetto alla nostra. Non hanno acqua e la estraggono dal suolo con mulini a vento. Poi ritorniamo in South Africa. Facciamo anche un Safari al tramonto. Ceniamo con la famiglia di Lui, il responsabile aziendale che ci ospita in questo angolo agricolo e naturale di mondo. Beviamo un birra sul laghetto dove si abbeverano i leopardi. Mangio due nocelle vicino lo scheletro di un babbuino e sotto un nido immenso di uccellini fantastici. Affianco una giraffa. Ammiro gli springbok e altri animali. Mi rilasso in un lodge a 100 stelle tra divani, arredi in legno, foto e dipinti di animali e viste meravigliose. Uso un wifi dove manca il telefono e un ospedale. Attraverso le montagne. Facciamo un rally quasi. Corro nel fanbush del park Karoo. Mangio una pizza veggie con sopra avocado. Buona. Mentre l'uva e' la stessa dalla Namibia a Cape Town, Il telegiornale annuncia che c'è traffico intorno a casa di Mandela; qualcosa sta x succedere. Mi svegliò ed è' successo che Mandela e' morto. Stasera andrò da lui. L'aereo e' in ritardo. La storia e' un po' diversa da quel che racconta chi vince. Per Mandela vale uguale. In tanti raccontano. Le opinioni non sono quelle che leggo sui giornali sulla storia. Sul l'uomo battono tutti le mani, ma questo e' un'altro post!

domenica 1 dicembre 2013

IL SENSO DEL BELLO.

Oramai sono 10 anni che viaggio e conosco bene certi odori, sensazioni, stati d'animo. Adoro i divani sconosciuti, malandati ma vissuti, dispersi nelle baite di montagna o in qualche baracca sulla spiaggia. Sogno tutto l'anno questi posti benedetti o maledetti, che racchiudono leggenda e spensieratezza. Mi piace incrociare le vite degli altri, vite diverse, di cercatori animati dall'ignoto, dal sogno di un onda, dalla curiosità' per il mondo, dall'idea di far qualcosa di diverso, dall'inseguire uno straordinario che sfugge. Adoro gli adolescenti con il Venerdì notte davanti che si vestono con il meglio che hanno e mancano di normalità', seguono le loro mode e l'idea che quella notte e' tutto cio' per cui e' valsa la pena vivere e su cui devono puntare tutto. Amo questa trascuratezza di fondo di questi luoghi sempre poco di lusso e per nulla italiani dove non si ha tempo per vedere se si ha indosso l'abbinamento giusto perche' fuori c'e' la vita che aspetta, le cose che accadono e a cui nessuno di loro vuol mancare. Mi piace il bancone del bar prima della folla, durante la massima esaltazione collettiva, e le storie stanche in chiusura. I sorrisi del mattino, il vento che ti racconta che non sei a casa perche' troppo intenso e diverso dalle nostre tramontane. Si, in 10 anni almeno qualcosa mi e' rimasto. Il senso del bello. La bellezza. Quella dei posti e della gente. Indipendentemente dalle loro eta', pregi e difetti, culture e maleducazioni. Mi rimane questo senso del bello che mi porta ad amare queste cucine comuni che danno sempre di cipolla sfritta e chi ricordano casa di mamma prima di un risotto. La bellezza, in tante cose, tutte da vedere e che sfuggono se distratti. Nessuna modella, nessuna auto di lusso, neanche saloni in stile moderno. Il bello e' proprio in quello che incontri.
Oggi, sperduto su una collina sul mare, mentre piove e anche i surfisti sono rientrati, dopo una corsa di oltre 10 km tra baite, spiagge e paesi che forse mai piu' rivedro', ho sorseggiato un paio di birre guardando il mare. C'erano le balene a largo. Eravamo tutti attaccati dietro i vetri in silenzio. La pioggia narrava e cantava la natura. Ieri appena arrivato l'ho riconosciuto. Il solito posto che racconta il mare, vite di passaggio. Vibe Island a Jeffry's bay, proprio dove in inverno si svolge l'International Surf Billabong Pro, dove a Supertubes le onde cadono creando un tubo perfetto. E qui il mare racconta, spiega il bello e il brutto. Ho rischiato di perdere 2 dita. Grazie al cielo la mano e' intera. Le pinne mi sono passate sulla mano e l'onda e'stata piu' ripida del previsto. Ringrazio il cielo ed esco. Appostocosi. Il vento soffia, il mare sbuffa contro la sabbia. Il tramonto e' lilla e viola. I ragazzi giocano a Beer Pong e bevono dalle vuvuzelas alla goccia. Suonano questo corno, poi gli viene versata una pinta nel corno e appena hanno tragugiato tutto risuonano per annunciare che hanno bevuto tutto d'un fiato. Vedo altri giochi con la scusa del bere. Stanotte sono spettatore. Sono gia' contento di questi giorni da non cercare altro. Ora, da una poltrona sfondata ma calda, in un estate sud africana che sembra il nostro settembre ventoso e piovoso, ho quel senso del bello che mi avvolge e mi va' di scriverlo per ricordarmelo, quando piove e sono a casa e il mio divano sembra uno di questi posti che si affaccia sul mondo a raccontare la vita!

sabato 30 novembre 2013

Dalla montagna al mare con qualche flash back.

Ci sono cose che vedo meglio rilassato e con una pinta in circolo. Tra queste le coppie che stanno insieme da anni, il vento che accarezza la pelle, la musica che fa' da sottofondo nei pub, il vocio della gente intorno. Oggi in acqua mentre le onde mi schiaffeggiavano come sempre quando si surfa, pensavo che il mio inglese non migliora, anzi, mentre il mio surf peggiora eccome, ma il mio benessere, che non significa quanto guadagno ma quanto sto bene, migliora da sempre. Ma dimentico qualcosa...
Ieri mattina sveglia del receptionist che dice che c'e' un taxi per me! Mah, io ricordavo che era alle 7:45. Vabbe, tanto mi lavo i denti e sono praticamente pronto. Ho dormito vestito dopo la festa all''hostel  vicino dove mi ero infiltrato invitato da nuovi amici. (Pausa rutto del vicino di tavolo in questo posto sperduto sulla Garden route). Comunque scendo e vado con tutti i bagagli. Arriviamo a Gansbaai. Nel frattempo 3 americane di San Francisco che dicono di aver fatto l'Ironman completo mi fanno capire che io potrei  farlo anche ubriaco vedendo i loro fisici, pero' devo dire che la loro simpatia e' tipica californiana, cioe' spensierata e dal riso facile. I 2 tedeschi con me accompagnano gli argomenti lungo il viaggio.
Freddo cane e denti di squalo ovunque. Mi chiedo cosa sto per fare piu' volte. Vabbe'. Oramai. Saliamo in barca e le sensazioni non sono bellissime. Mare agitatissimo. Il capitano va' come un folle e dopo 1 ora circa siamo in alto mare. Calano una gabbia, mi danno una muta stretta, ma sto male per chiedere il cambio. Buttano un esca in mare e wow, dopo appena 5 min ...
Ops mi ero dimenticato di ieri.
Ieri mattina di buon ora sapendo che il pomeriggio c'era da lavorare me ne vado verso la cima di Table Montain alla ricerca di qualcuno che mi faccia scalare e li ti trovo Ross,barba  lunga, alto 1m e 90 cm, capelli lunghi, sulla 50ina ma sorridenti. Ci capiamo subito e saliamo. Poi mi dice andiamo. Ed io non aspettavo altro. Saliamo per 2 ore fra piante basse e di media altezza tutto fiorito, o viola e rosa o giallo. Tanto bello che anche lui che e' del posto si mette a far foto. Mi spiega un po' tutto di queste montagne. Poi arriviamo su una rupe alta qualche centinaio di metri e mi dice "Here we are!" Guardo giu'. 200 m ci sono tutti. Prepara due corde, mi imbraca mi spiega due cose e poi mi dice che tocca a me. Mi sento troppo giovane per morire ed allora gli chiedo di farmi vedere. Lui scende e risale. Mah!!!! Allora tocca proprio a me. Gambe leggermente piegate, spinta sui polpacci e si comincia a scendere. Guardo giu' e wow. Sto scendendo in corda doppia. Grido un paio di volte nella gola dove siamo. Ross mi dice che merito di arrampicare per come scendo. Mi godo la discesa, parliamo gridando e con una bella dose di adrenalina sono giu'. Ci facciamo un'altra camminata, ancora dei discorsi fino a che non mi racconta della gara dei 3 picchi che fanno a novembre ma che io ho gia' saltato. 50km di corsa. Mi racconta del suo amico che sfottevano in un pub perche' era grosso e di come dovesse farcela a salire le tre cime in meno di 10 ore o 12. Prima cima e poi colazione. Seconda cima e pranzo e infine terza cima. 10 ore e spiccioli. L'anno dopo e' nata la gara. Lui l'ha fatta 3 volte, mai sopra le 7 ore. Il record e' di 5h.
Grande Ross. 2 figli e una gran bella vita umile, compresa la golf degli anni 70 berlina color beige.
Intanto torniamo a ieri in barca... in barca. 5 minuti neanche e ... wow. Uno squalo bianco gigante attacca l'esca. Incredibili le dimensioni. Ma io ho mal di pancia. Forse e' la muta o il mare che sbatte la barca tanto che siamo tutti pallidi, anche un certo Liljoe o qualcosa del genere, che canta rap con Eminen e co. Vabbe', devo entrare in gabbia per immeggermi e vedere lo squalo che continua ad uscire e a sferrare boccate ed io...gli vomito in faccia. Tutti ridono a vedere la scena ci vorrebbe Libero con uno dei suoi post ridicoli a commentare. Sto male e mi dicono che in acqua staro' meglio ma lo squalo sembra aspettare solo noi. In acqua fa freddo, sto leggermente meglio ma quando lo squalo urta la gabbia mi passa ogni male. Una bestia infinita di ina potenza assoluta dalla bocca enorme. 20 minuti cosi. Oggi proprio me lo ricorderò'. Mentre stavo male pensavo alle morali superdure di Checco lupo di mare. Il rientro e' magnifico tra scenari di natura incredibili, balene sul lungo mare e grandi foreste a picco sul mare. Il pomeriggio mi dedico alle email.